Miei adorati 30 lettori, c’era una volta mamma che doveva alzarsi alle 4 e mezzo di mattina per recarsi alle Acciaierie Alitalia. Ovviamente Godzilla si è svegliato alle due e mezzo! Il Miserabile Facchino è rotolato dal letto e in stato di automatismo ha portato l’ irrequieto fardello sul divano del salone. Godzi si è comodamente sdraiato, lasciando a papà una vasta fettuccia di 3 cm. Dopo mezz’ora il vecchio è stato svegliato da un sinistro belato meccanico, bèè!. Prima ha pensato di essere diventato matto, ma poi ha considerato "è da anni che sono uscito di senno" così si è rimesso a dormire in equilibrio precario. Ma alle 3 e 30 strabèèè!, alle 4 megabèèè!!
Matto o non matto, Miserabile Facchino s’è alzato silenzioso e rapido lasciando Godzi ronfante e ha inseguito a orecchio teso il belato, proveniente dalla cucina. Ma dove? La malefica pecora elettrica non si trovava, cerca di qua, cerca di là, niente. Alla fine il suo occhio crepato dalla veglia forzata si è posato su un piccolo microfono bianco, sopravvissuto alla distruzione della pecora. Era la sua unità vocale, pronta a tormentare come uno spettro il suo sonno! Il resto è storia del cinema.
Terminator, scena finale, l’automa viene fatto a pezzi ma una mano assassina seguita a inseguire la protagonista. Interno notte: l’implacabile pecora elettrica è stata distrutta, ma sopravvive l’unità vocale che tormenta Miserabile Facchino con attacchi cadenzati e feroci, Azione! camera mobile che segue affannata il tapino che affronta l’unità belante, armato di cacciavite si aggira guardingo in cucina, vede il nemico e lo afferra, ma quello inizia a belare! Lotta feroce finché, primo piano sulle pile che rotolano sul tavolo! Titoli di coda, il mio eroe è tornato sul divano ma dopo pochi minuti è stato nuovamente svegliato da mamma che doveva partire. Il mio fratellino dorme e non sa cosa s’è perso. Consegno questa testimonianza a sua futura memoria.