Il battesimo di Andrea

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Io la mia mamma e Andrea

Il battesimo di Armaletale ha offerto momenti strani. Nel cuore della notte la Grande Generatrice chiedeva "ma si dice Galàti o Gàlati". E Papà che rispondeva, il blasfemo, "ricordati la frase Gàlati le braghe", così al momento di leggere la preghiera ella si fermò qualche secondo cercando di ricordare non tanto l’accento ma la parola intera!

Andrea ha fatto un ingresso roboante in chiesa, tutti si sono voltati per via dei suoi ruggiti. Papà lo girava tra le braccia come un capace pizzettaro ottenendo in qualche modo il suo silenzio e anche qualche risolino. Per fortuna a un certo punto si è messa a piangere un’altra marmocchia e lui si è parzialmente placato lanciando ogni tanto un "Badoha!" che ha avuto termine quando il parroco l’ha inondato con l’acqua santa. Quella lavata di capo ha raffreddato definitivamente i suoi bollenti spiriti. I suoi padrini sono stati zio Agostino e zia Simona. Il primo ha contribuito generosamente per l’acquisto del nostro meraviglioso armadio e ha regalato al ranocchio anche un piccolo ciondolo d’oro del quale mi sono impossessata subito! arh arh!

Papà voleva unire l’utile al dilettevole andando a votare per il referendum, ma se il parroco avesse veduto la tessera elettorale fare capolino dalla giacca avrebbe pronunciato contro di lui degli esorcismi? Nel dubbio ha lasciato stare.

Io avevo un po’ di febbre, ma questo non mi ha impedito di fare mille domande sull’acqua dentro il fonte che era santa e poi di lanciarmi in folli inseguimenti con Kiki che volevo a tutti i costi baciare. Lui scappava perché non voleva, possibile che non abbia alcun fascino?

Gli invitati si sono avventati come locuste sul rinfresco preparato con mille cure dai vecchi, lasciando poche briciole. Tutti sono andati via assai soddisfatti e sazi. La Grande Generatrice invece medita il suicidio perché alla fine si è dimenticata di dare le bomboniere! Come sia successo non riesce a capirlo. Il Miserabile Facchino sa già che dovrà percorrere migliaia di chilometri per consegnarle e questo l’ha riempito di felicità, ora è di là che singhiozza dalla gioia.

Questo dovevo dirvi, miei amati 30 lettori, sul battesimo di Andrea che viene una volta nella vita.

 

Una risposta »

  1. qualche settimana fa ho incontrato una bimba a giro per Firenze che ti somigliava da morire Flaminia! ^__^ L’ho guardata con uno stupore…, ma la mamma aveva capelli castani scuri lunghi e ricci… non era tua mamma e quindi neppure tu. Eravate belli al battesimo tutti e tre! ^__^ Un bacio dolce della buonanotte piccina…

  2. Ciao Fla, veramente splendida la tua mise! E noi longilinee ci possiamo permettere tutto! La tua mamma è molto bella e Andrea è un botolo delizioso da …strozzare. Va bene, perdoniamoli questi rotoli gattonatori e non, perché non sanno quel che fanno!
    Ma il tuo papà non si fa fotografare mai? E s’ che mi piacerebbe vederlo al tuo fianco. Potrebbe somigliare al mio ben più facchinoso papy quando dobbiamo venire a Roma a trovare i nonni o quando andiamo a trovare la zia Elisabetta.
    Beh, teniamoci in forma chè l’estate è arrivata.
    Tua Fede (mi chiamano così invece di Federica, ma io mica ho intenzione di lavorare in TV…)

  3. grazie Fede-rica, nella foto sto pensando a come arrampicarmi per vedere l’acqua dentro il fonte battesimale, mentre Andrea sta cercando di buttarcisi dentro! Io ho risolto assoldando per tre euro il venale Miserabile Facchino che mi ha presa in braccio. Lui non ama comparire in foto per non disintegrare la fragile beltà di questo diario.
    Flaminia

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